Isola dei Conigli
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Lungo il versante sud occidentale di Lampedusa, a pochi metri dalla costa si trova la famosa Isola dei Conigli.
Deve la sua origine agli incessanti ed impetuosi effetti degli agenti esogeni che nel tempo l’hanno modellata e staccata dalla vicina costa di Lampedusa. A testimonianza di ciò sono stati ritrovati resti di manufatti antropici per la raccolta di acqua o antiche sepolture e ceramiche di vari periodi.
L’isola dei Conigli è in realtà di modeste dimensioni, ricopre una superficie di poco più di 4 ettari e si erge dal mare pochi metri. Deve il suo nome probabilmente a Smith capitano inglese che la visitò nella prima metà dell’ottocento e dai numerosi conigli che li dimoravano, attualmente scomparsi, ma che si possono facilmente riscontrare nella vicinissima costa di Lampedusa.
La parte nord di essa è quasi collegata alla costa e ripara dai venti meridionali la Spiaggia dei Conigli, piccola baia famosa ormai in tutto il mondo per i colori del suo mare e per la sua bianca spiaggia.
L’isolotto è il regno del Gabbiano reale e di una rarissima lucertola la Psammodromus algirus (Linnaeus, 1758), unico rappresentante del suo genere in Italia segnalato per la prima volta da Edoardo Zavattari nel 1954.
L’isolotto non è visitabile ed è parte integrante della Riserva Naturale Orientata Isola di Lampedusa.
L’isola dei Conigli è uno dei luoghi più belli di Lampedusa e assieme alla vicina spiaggia rappresentano un patrimonio per gli abitanti dell’isola, di cui ne vanno fieri e che nel tempo ne sono diventati anche custodi gelosi. Il suo massimo splendore lo raggiunge in primavera quando la verde vegetazione, l’azzurro del mare e le sfumature delle sue rocce raggiungono le tinte e i colori dell’impressionismo.
Nello stesso periodo inizia la riproduzione del gabbiano reale, che culmina all’inizio dell’estate, qui infatti nidificano ed è uno spettacolo vederli indaffarati a procurarsi il cibo o a difendere a spada tratta il loro territorio, con stupende planate e volteggi nel cielo.